Gli obblighi di inserimento delle cause di licenziamento prima della riforma

Prima della riforma Fornero il datore di lavoro non era obbligato a indicare nella lettera i motivi del licenziamento; era piuttosto il lavoratore a farne richiesta. Con la riforma Fornero invece è stato introdotto l’obbligo di inserire i motivi del licenziamento nella lettera di licenziamento al dipendente.

I tempi di impugnazione per il dipendente devono rispettare delle specifiche tempistiche: deve anzitutto entro 60 giorni dal momento della ricezione del licenziamento impugnare il licenziamento stesso tramite una lettera, inserendo quali siano i motivi per cui lo ritiene illegittimo.

Si tratta di un atto extragiudiziale; tuttavia alla lettera il datore di lavoro può rispondere o meno.

Total factor productivity (TFP): definizione della produttività totale dei fattori

La “Total factor productivity”, spesso abbreviata in inglese come “TFP”, mentre in italiano denominata ” produttività totale dei fattori”, è la parte dell’output che viene considerata come in più, quantificata rispetto ai fattori di capitale e lavoro.

Solitamente il suo tasso di crescita viene considerate come la differenza fra l’indice di Divisia dell’output con l’indice di Divisia degli input. Altri indici impiegati per calcolare la Total factor productivity sono l’indice di Törnqvist e l’indice di Fisher.

Prestiti per dipendenti pubblici: l’insieme dei prestiti con agevolazioni finanziarie (riassunto)

Per un dipendente pubblico è più semplice poter usufruire di agevolazioni a causa del proprio datore di lavoro, ovvero lo stato italiano. Una particolare attenzione sarebbe da rivolgere verso i prestiti Inpdap (Istituto nazionale di previdenza e assistenza per i dipendenti dell’amministrazione pubblica), e nuove informazioni sulle tipologie di agevolazione potrebbero essere facilmente raggiunti per una lettura approfondita sul sito dell’inps.

All’interno del portale infatti vengono chiarite le tipologie di prestiti disponibili a tassi agevolati per dipendenti pubblici e le rispettive possibilità riguardanti anche la famiglia del lavoratore.

I due prestiti più rilevanti per dipendenti pubblici: il fondo di poste italiane e il fondo per l’assistenza magistrale

Alcune delle tipologie di prestito più diffuse in questo senso sono quella del piccolo prestito di gestione fondo credito poste italiane e del piccolo prestito gestione assistenza magistrale.

Nel primo caso parliamo di quell’insieme di prestiti di ridotta dimensione conseguentemente concessi ai dipendenti del gruppo di poste italiane (la società per azioni) e delle sue società collegate, a condizione che venga però ceduto il quinto dello stipendio; solitamente si parla quindi in questo caso di un prestito con durata stimata pari al massimo a quattro anni.

Nel caso del piccolo prestito gestione e assistenza magistrale invece si intende l’insieme delle somme che vengono fornire in prestito al personale scolastico italiano, come nel caso degli insegnanti e dei dirigenti delle scuole della repubblica italiana. Il tipo di prestito in questo caso prevede un limite massimo di importo pari a due mensilità dello stipendio; il numero massimo di rate possibili per questa tipologia di prestito è di 24 rate.

Altre forme di prestito verso dipendenti pubblici che potrebbe essere interessante approfondire per via delle loro corrispettive agevolazioni sono:

  • Il piccolo prestito di gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali: si tratta di prestiti per dipendenti pubblici e per pensionati, di breve durata;
  • I prestiti in forma di anticipazione vecchio e nuovo fondo mutualità: si tratta di prestiti che sono forniti ai dipendenti pubblici che abbiano necessità legate a motivi di natura sanitaria o motivi legati alla famiglia come la morte di parenti stretti o la nascita di un figlio all’interno del proprio nucleo familiare.

Altre tipologie di prestito rivolte ai dipendenti pubblici con relative agevolazioni

Infine rimangono importanti da considerare anche i presiti a dipendenti ormai in pensione con la cessione del quinto della pensione stessa, i prestiti pluriennali diretti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, i prestiti di tipo pluriennali garantiti dalle prestazioni creditizie e sociali (viene fornito da società finanziarie o da istituti di credito che abbiano la corrispondente autorizzazione e viene garantito dall’INPS, che immunizza il rischio di decesso; tale prestito può essere restituito al massimo in dieci anni).

Per completare la propria visione nel panorama dei prestiti rivolti verso dipendenti pubblici e pensionati potrebbe essere una lettura consigliata la guida ai finanziamenti erogati dall’inpdap.

Cos’è la giacenza media sui conti correnti? Definizione e spiegazione

La giacenza media del conto corrente è la sommatoria delle giacenze giornaliere occorse per ciascun giorno dell’anno solare (che, ricordiamo, parte dal primo di gennaio e finisce il 31 di dicembre) diviso il numero di giorni dell’anno (365).

Si tratterebbe quindi di una normale media ponderata, il cui calcolo manuale potrebbe essere molto lungo per i singoli proprietari di conti correnti (specie per il recupero dei dati) e che spesso viene direttamente fornito dalla banca in cui si opera per mezzo del loro software.

Tramite la giacenza media è possibile per il fisco inquadrare meglio le operazioni svolte nell’anno, costituendo un indice di rilevanza per il controllo dell’evasione fiscale di estrema rapidità e notevole efficacia. Oltre ai controlli, il dato della giacenza media sarebbe richiesto per le verifiche riferite nello stesso anno ai fini di iscrizione nelle varie attività di natura pubblica, come l’università, ed eventuali opportunità ed aiuti riferiti a questi ambiti.

Crediti in sofferenza: definizione riassuntiva

Quando non si abbia la certezza della riscossione di crediti, questi crediti vengono chiamati “crediti in sofferenza”.

Questo tipo di crediti si ha sostanzialmente quando i debitori che abbiano come obbligo quello di ripagare il proprio debito, non ne siano in grado e quindi determino uno stato di insolvenza (e quindi non di ritardo nel pagamento) dei crediti.

Il nome con cui vengono chiamati i crediti in sofferenza in inglese è “bad debts”.